Anna Cuculo: l’ipotesi di un Teatro diverso sulla scia del Parsifal

Oggi non si comunica più. Linguaggi, espressioni del corpo, danza, mimo, pantomima, maschere sono alcune delle rappresentazioni che potrebbero segnare l’inizio di un teatro diverso, che apre le coscienze. “Del resto, come nell’antichità, a tutt’oggi ci sono compagnie teatrali che si esibiscono esclusivamente in tali modi” ci dice Anna Cuculo. Lei non si è ispirata a nessuno. Questo la rende unica, ma – come del resto a molti artisti – succede a volte di “cogliere” dei particolari qua e là, da personaggi famosi dello spettacolo e del cinema, e forse inconsciamente, di riprodurli a modo proprio. Nella sua lunga carriera Anna rimane in ogni caso fedele a tenere in considerazione quale sia la funzione principale dell’attore. Lei lo sa bene quando insegna come comportarsi sul Palco. “Bisogna imparare a comunicare e cercare di essere utili a qualcuno” ci dice. Bisogna  riuscire ad affrontare e sviscerare argomenti, magari anche spinosi, nel tentativo di cercare di risvegliare le coscienze delle persone, aiutandoli a farsi domande, a chiedersi il perché delle cose, come del resto ci ricorda il mito di Parsifal.